Steganography No Solution
Pubblicato da cyphersats ‐ 2 min di lettura
Originale - 12 Agosto, 1993
Sono d’accordo con il suggerimento di Tim May che sarebbe bene se gli strumenti di steganografia e crittografia fossero ampiamente disponibili, soprattutto alla luce dell’evidente ostilità del governo nei confronti della crittografia.
Ma non posso essere d’accordo sul fatto che questi strumenti siano sufficienti per realizzare il concetto di Tim di “crypto anarchia”, di “libertaria nel cyberspazio”. Se vogliamo davvero raggiungere questi obiettivi, penso che sarà necessario intraprendere un’azione politica. La tecnologia da sola non sarà sufficiente.
Dopotutto, già oggi esistono tecniche che in linea di principio consentirebbero di sviluppare un sistema di contante digitale. Eppure non esiste un sistema del genere. È necessaria un’infrastruttura, una rete di banchieri, venditori, utenti e altri partecipanti. Tutto questo richiederà tempo per svilupparsi, anche nel migliore dei casi.
Ma se il governo sta attivamente combattendo questa tecnologia, non vedo come i sotterfugi proposti da Tim con i DAT e i CD possano essere sufficienti a superare questa ulteriore barriera. Senza la capacità di trattare pubblicamente le complicate discussioni degli standard e dei contratti, non vedo come possa sorgere un’infrastruttura finanziaria della raffinatezza necessaria per il contante digitale.
Per fare un altro esempio, supponiamo che il governo vieti la crittografia non-Clipper. Nonostante i commenti valorosi di alcuni, credo che sarebbe molto difficile superare tale divieto. Guardate i problemi che ha avuto PGP, di fronte alla minaccia relativamente debole di azioni legali per i brevetti (brevetti che, a mia conoscenza, non sono stati esaminati in tribunale). PGP viene costantemente tolto dai siti FTP solo sulla base di lettere dai detentori dei brevetti. Persino Tim stesso ha suggerito qualche tempo fa che i Cypherpunk dovrebbero riconsiderare il supporto per PGP data la situazione dei brevetti. Immaginate quanto sarebbe peggio se il governo potesse davvero mettere in prigione le persone che usano PGP.
Il mio punto principale è che non possiamo affidarci alla tecnologia per salvarci. Uno sforzo governativo coordinato potrebbe, a mio avviso, soffocare la crescita delle libertà individuali che la crittografia può offrire. Clipper è solo una battaglia in questa lunga guerra. Non possiamo permetterci di essere vittime di una compiaciuta fiducia che la vittoria sarà inevitabilmente nostra. Se arriviamo al punto che la steganografia è l’unico modo per comunicare privatamente, abbiamo perso.
Hal Finney
hal@rain.org